Visualizzazioni

martedì 16 luglio 2013

Recensione "The Lone Ranger"


Ma io non voglio recensirlo, uffa.
Andiamo subito al sodo perché qui c'è relativamente poco da dire e tanto da incavolarsi.

The Lone Ranger, questo è il film di cui parlerò questa settimana, è un film della Disney, tratto dall'omonima serie TV degli anni cinquanta. In poche parole parla di un ranger costretto a mascherarsi per combattere la criminalità con sottofondo western, aiutato da uno strano indiano chiamato TONTO. Bene.

Dal trailer sembrava effettivamente un film buono, ben riuscito, con un Johnny Sparrow totalmente diverso dai soliti personaggi che interpreta (n-non avete colto l'ironia?!). No, a parte gli scherzi, con Gore Verbinski e Jerry Bruckheimer, sembrava davvero un film da sticazzicheffigo. E invece no, ma quando mai.

Piccole nozioni: La produzione The Lone Ranger era stata più volte posticipata per via della sceneggiatura, scritta e riscritta, e i vari problemi budget avevano costretto la Disney a trovare sceneggiatori spiccioli (tipo che avrebbero potuto chiamare me a sto punto). E quindi la trama è quel che è.

Quindi, con una sceneggiatura spicciola e una trama pesante, vedete voi che film da oscar è venuto fuori. Ma poi, io dico, cioè cazzo siete a Hollywood, tu sei Gore Verbinski, hai alle spalle Jerry Jerry che non è il primo pirla che passa, ma dico io, datti una svegliata, FAI UN FILM CON I CONTROCOGLIONIII. E invece, capendo che sceneggiatura e trama facevano ca'aaa, lui ricorre a Johhny Sparrow. Ehhh Verby, non è Pirati dei Caraibi, il compare di Johnny non sarà Orlando Bloom, non saremo su una barca, non ci sarà il rhum, ok?!



Armie Hammer poi deh, non è fatto per il cinema d'azione, per il cinema cazzuto da famiglie, lui è figo e poi c'ha la faccia da drammatico lo si vedeva dalle scene girate, dimmi te uno deve sparare a destra e a manca, far le capriole in giro per il west e lo fa co 'na faccia che sembra che gli è morto il gatto.

Johnny Depp boh ho già detto abbastanza, mi sembrava di esser tornata in mezzo ai pirati, non ce la fa proprio, ho capito che una volta hai comunicato al mondo “io sarò sempre un pirata”, però figa fallo a casa tua con i tuoi bimbini buonini a giocare a fare il pirata, non mentre lavori che veramente mi hai rotto le bolls.



Helena Bohnam Carter è sempre nel mio cuore e mai se ne andrà.

Purtroppo è una produzione nata sfigata dallo scarso budget (che io, personalmente, per la gioia di tutti, avrei evitato di portare avanti). Ok che ha fatto flop e posso anche capire perché, e poi è stato superato addirittura da Cattivissimo me 2 (che ciao quello si che è un filmone).

Un puntone della madonna, in mezzo a tutto sto schifo, va alle musiche. Mamma mia Hans Zimmer non ne sbaglia mai una è incredibile. Son proprio le sue musiche a svegliare il popolo di addormentati in sala durante la seconda parte del film.

Concludo dicendo che è un flop immenso, che un po' mi dispiace perché come film parte bene, di scene belle ce ne sono (basti pensare alla scena della locomotiva, o anche tutta l'ambientazione Western). Armie è comunque figo anche se non c'azzecca nulla, Johnny Sparrow sarà contento di aver firmato per interpretare il piratello nei Pirati 5 (non vedevamo l'ora, yu-huuu.), Helena è la donna della mia vita.


Volete sapere la notiziona? E' in progetto il sequel! *_*


Io non parlo.

2 commenti:

  1. Il film è veramente pessimo... si salva una cosa però:
    Il contesto storico.
    La tratta degli Indiani e l'America che muove i primi passi verso il progresso sono temi che, a mio modo di vedere, andavano sviluppati moooolto di più perché avevano un gran potenziale

    RispondiElimina
  2. Concordo! Anche se, in un film del genere sviluppato male, son cose che ahimè agli occhi del pubblico passano in secondo piano.. Soprattutto se ti mettono un Johnny Depp che fa "ridere".

    RispondiElimina