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giovedì 27 giugno 2013

Recensione "After Earth - Dopo la fine del Mondo"



Gaudio, gioia e tripudio yay!!!!

No. Sono appena tornata dal cinema e ho assistito alla visione di After Earth, il nuovo film con il più fico di Bel AAAAiir e del suo marmocchio che, devo dire, mi è piaciuto.

Ma andiamo per gradi.
Il film è diretto da M. Night Shyamalan, che i veterani ricordano per “Il Sesto Senso”, e quelli più giovani per “L'ultimo dominatore dell'aria” (io lo so che se non ve l'avessi detto io, non sapreste nemmeno chi è sto uomo. Ora sarete tutti li a dire “NNNNNNNOOOOOHHH, ha fatto l'ultimo dominatore dell'aria cè zyo”. Appunto) e prodotto dalla famiglia Smith (n'sera capito).

Mille anni dopo la fine del pianeta terra (devastata da innumerevoli cataclismi che hanno costretto gli esseri umani ad evacuare il pianeta), Nova Prime è diventata la nuova base del genere umano.
Dopo essere stato lontano dalla famiglia per molti anni, a causa di una missione, il generale Cypher Raige è tornato a casa pronto ad abbandonare la caserma e occuparsi della famiglia.
Vedendo che suo figlio, Kitai, è volenteroso di imparare il suo stesso mestiere, lo porta con se in una missione pericolosissima (come ogni padre farebbe, ovviamente).
Durante questa missione, la navicella dove Kitai e suo padre stavano viaggiando, venne presa di mira da una pioggia di meteoriti e costretta ad atterrare sul pianeta Terra, ormai inagibile da mille anni. Ovviamente loro due rimangono gli unici sopravvissuti sul pianeta (Smith, unico sopravvissuto su un pianeta.. Mhmm, dov'è che l'ho già sentita?). E cosa succede, che OVVIAMENTE si spacca tutto e la coda della navicella va a finire a mille miglia da dov'erano loro.
Mentre il padre lotta tra la vita e la morte, il giovane Kitai dovrà affrontare un viaggio da solo sulla terra per trovare un aggeggino che possa avvertire il loro pianeta per andarli a recuperare (perché l'aggeggino è nella coda della navicella, eddovesennò).





Partiamo dal principio:
Questo film parte bene, anzi benissimo. Scene montate alla grande, questa specie di rivalità tra padre e figlio, questa voglia di essere il migliore, di essere abbastanza e forse anche il fatto che fossero davvero padre e figlio ha aiutato notevolmente. Peccato che poi si perda come al solito. Scene senza senso, alcune anche prevedibilissime, ma che tipo lo sai dall'inizio del film che succederà quella determinata cosa. Al protagonista poi, Kitai, va sempre di culo manco Harry Potter.

Will Smith in questo film è particolarmente assente, lasciando le parti salienti e più importanti a suo figlio, Jaden. Come ogni film del genere che si rispetti, a una certa la pellicola diventa noiosa, tra scene già viste, parti totalmente inutili che allungano la durata (ci son rimasta male che durasse solo 100 minuti, pensavo tirassero fuori un film con le palle, e son rimasta delusa).
Come dicevo, Will Smith non mi è mai particolarmente andato a genio come attore, anche se La Ricerca della Felicità, che io considero un capolavoro, è veramente ben interpretato (troviamo anche Jaden versione mini). In questo film, forse anche per lasciare spazio al suo erede, ad un certo punto diventa assente, varia da scene inutili a scene inutilissime (il messaggio che lascia alla moglie, vogliamo parlarne?), e rimane così da metà in poi, per una parte di film è completamente assente, lasciando lo spettatore in mano al vero protagonista.

Parliamo di Jaden Smith. 

Cazzo, mi è piaciuto. Mi è piaciuto veramente. Mimica facciale impeccabile, solo con lo sguardo ti faceva provare le stesse sensazioni che provava lui mentre recitava. Quando c'era da cagarsi in mano ti cagavi in mano (anche se lievemente, non è un film così pauroso od altro), quando c'era da fare il pirla ti sentivi pirla pure tu. E nella scena finale del film io avevo la pelle d'oca, giuro. Jaden Smith è stra promosso, veramente se continua così potrà quasi sicuramente superare la fama del padre che al contrario in questo film quando è presente è talmente apatico che è come se non ci fosse. Ok, il suo personaggio è leggermente stronzo, ma non ha fatto nulla per personalizzarlo un po'. E' stato il Nicholas Cage della situazione, che quando c'è è come se non ci fosse.




Fotografia spettacolare, curata da Peter Suschitzky (The Rocky Horror Picture Show, Mars Attack, A History of Violence, La promessa dell'assassino).
Musiche di James Newton Howard (Pretty Woman, Il Fuggitivo, Space Jam, Il matrimonio del mio migliore amico, Io sono leggenda, Batman Begins, Il cavaliere oscuro e tanti altri capolavori del cinema) perfette ed in sintonia con ogni scena del film.

Cioè tutto sommato il film è veramente veramente ben fatto! Peccato per le scene morte e per un Will Smith assente quasi completamente. Lo promuovo solamente per Jaden Smith che mi ha davvero lasciata senza parole. Fenomenale!




(E come dico sempre, non lasciatevi MAI prendere bene per i trailer cinematografici. Poi, come me, rimarrete delusi 99 volte su 100)

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