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venerdì 20 settembre 2013

Recensione "I puffi 2"

I puffi son tornati! 
Ho appena finito di vedere questo film e devo dire che ho visto ciò che mi aspettavo.

Cosa succede in questo nuovo capitolo? Gargamella è diventato un illusionista di fama mondiale e si trova a Parigi, sempre al fianco del gatto Birba e con due nuovi personaggi chiamati "monelli", una sorta di puffi creati da lui come aveva fatto precedentemente con Puffetta. E sarà proprio lei la protagonista principale della pellicola, rapita appunto da Gargamella per rubare l'essenza di puffo, che trasforma questa sorta di puffi grigi in puffi blu.


Una trama che scivola leggera, la sceneggiatura non brilla (ma non ci aspettavamo certamente il colossal).



 La regia è firmata anche questa volta da Raja Gosnell. Troviamo nuovamente Neil Patrick Harris e Jayma Mays nei panni dei coniugi Winsolw che ora sono felicemente sposati e hanno un figlio di nome Blue (perché sì, l'hanno davvero chiamato Blue) e partiranno con Grande Puffo, Brontolone, Vanitoso e Tontolone alla ricerca di Puffetta.
Tra il cast figurano anche Sofia Vergara (bbbellachessei) e Brendan Gleeson (il mitico Alastor Moody nella trasposizione cinematografica di Harry Potter) che interpreta il patrigno di NPH.


Cosa ci si può attendere da un film come I Puffi? Nulla, ma stavolta non è detto in modo negativo.
I puffi confeziona un intrattenimento per bambini più che accettabile, con questi piccoli esseri che divertono, partono all'avventura e offrono scene esilaranti e faccette buffe tipiche dei puffi. 




Oltre ad avere un impatto sui bimbini, ha avuto un certo impatto anche sui "grandi" che notano nei puffi una tecnologia che, a mio parere, avrebbero potuto evitare trattandosi di un film d'animazione mirato ai bambini.
Vediamo infatti che i puffi usano "Puffbook" e vari apparecchi tecnologici, e per evidenti battute mirate proprio ai giovani genitori. Se volessimo analizzare la trama da un punto di vista "adulto", potremmo trovare vari riferimenti al colore della pelle, che nel film fa capire che i puffi grigi sono quelli cattivi ed è proprio il colore blu a farli diventare buoni e accettabili dal mondo dei puffi e, come si nota da Grande Puffo o dal patrigno di NPH, tratta anche della famiglia in sé, biologica o affettiva.
Mi spiace che anche questa volta abbiano trascurato anche gli altri puffi, concentrandosi sempre sui soliti.

Nonostante questo, è un film che scivola bene.
Ve lo consiglio se volete vedere un film tranquillo che non ha troppe pretese, altrimenti se siete più da un altro genere, non vi lascerà nulla di che.



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